Seleziona una pagina

Oggi, 21 settembre 2019, si celebra la giornata mondiale dell’Alzheimer. Si tratta di un appuntamento che coinvolge tutto il mondo e si inserisce nel VII mese mondiale dedicato alla malattia.

Gli eventi organizzati in tutta Italia sono pensati per ridurre lo stigma intorno al morbo di Alzheimer, affinché se ne parli senza tabù. Le demenze (di cui il 60% sono diagnosticate come Alzheimer) fanno parte di un processo degenerativo che colpisce le cellule cerebrali. In Italia, ne sono afflitte circa un milione e 271 mila persone, che vengono colpite dalla progressiva alterazione di memoria, pensiero, ragionamento, linguaggio, orientamento, personalità e comportamento.

Cos’è la Malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa che presenta un decorso cronico e progressivo. È la causa più comune di demenza nella popolazione anziana dei Paesi sviluppati e prende il nome dal neurologo tedesco Alois Alzheimer che, all’inizio del 1900, ne descrisse per primo le caratteristiche.

Il processo degenerativo che la caratterizza distrugge le cellule del cervello, causando un deterioramento irreversibile delle funzioni cognitive (memoria, ragionamento e linguaggio), fino a compromettere l’autonomia e la capacità di compiere le normali attività giornaliere.

Cosa causa la malattia? L’1% dei casi di Alzheimer è causato dalla presenza di un gene alterato che ne determina la trasmissione da una generazione all’altra di una stessa famiglia, il restante 99% dei casi si manifesta invece in modo “sporadico”. La causa all’origine dell’Alzheimer sembrerebbe essere legata all’alterazione del metabolismo di una proteina che, per ragioni ancora non conosciute, a un certo punto nella vita di alcune persone inizia a venire metabolizzata in modo alterato e porta alla formazione di una sostanza neurotossica che, accumulandosi lentamente nel cervello, porta a morte neuronale progressiva.

Quali sono i sintomi dell’Alzheimer?

I sintomi della malattia possono variare molto da soggetto a soggetto. Il sintomo più precoce a cui bisogna prestare attenzione è, di solito, la perdita di memoria, che diventa con il passare del tempo sempre più importante. In seguito, solitamente compaiono altri disturbi come difficoltà nell’eseguire le normali attività quotidiane, con conseguente perdita dell’autonomia, disturbi e impoverimento del linguaggio, disorientamento spaziale e temporale. 

Al giorno d’oggi, purtroppo, non esiste alcun tipo di prevenzione nei confronti dello sviluppo della malattia di Alzheimer. Una dieta equilibrata, unita ad attività fisica e a un’appropriata stimolazione cognitiva sono considerati tutte strategie a favore del benessere cerebrale e cognitivo.

Per diagnosticare la malattia è necessario sottoporre il paziente a degli esami cerebrali specifici che siano in grado di rilevare l’accumulo della proteina neurotossica. Una persona con sospetta demenza o morbo di Alzheimer si deve affidare alle cure di un neurologo, il medico che si concentra sulle anormalità del cervello e del sistema nervoso centrale. I neurologi eseguono valutazioni approfondite della memoria e esami neurologici, come risonanza magnetica e TAC, per aiutare a fare una diagnosi e redigere un piano di assistenza.

Per maggiori informazioni sulla visita specialistica neurologica rivolgiti al Centro Medico Santa Rosa, prenota chiamando la segreteria del centro allo 0761.1701531 dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00